Il Metodo Biofasciale
È un’originale tecnica propriocettiva, di rilassamento e di riequilibrio del sistema muscolo-fasciale, ispirata dallo stretching istintivo e dagli schemi di locomozione di alcuni animali come il pesce, la balena, il delfino, la foca, la rana, il rettile, il gatto e la scimmia.
Alla base del metodo vi è l’idea che grazie alla postura orizzontale, gli animali vertebrati non subiscono gli effetti negativi della forza di gravità, che negli esseri umani, complice la cattiva postura e lo scorretto stile di vita, può favorire l’accumulo di rigidità, e portare alla deformazione delle curve naturali della colonna vertebrale.
L’uomo e gli animali vertebrati condividono però aspetti dello scheletro e del movimento particolarmente evidenti nello sviluppo motorio del bambino, il quale apprende gradualmente e istintivamente la locomozione e la postura eretta imitando gli schemi di movimento primordiali del rettile e del quadrupede.
Gli schemi degli animali e del bambino rappresentano una riscoperta dei “fondamentali” della più evoluta postura e locomozione bipede, e la loro pratica sotto forma di esercizi collega meglio il cervello con il sistema muscolo-fasciale, favorendo nuovi pattern di movimento e importanti benefici a livello funzionale, circolatorio, organico, psicologico e anche estetico.